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prevenzione
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Per igiene orale si intendono tutte quelle manovre domiciliari o professionali (eseguite presso lo studio) che hanno come scopo quello di “pulizia” della cavità orale.

Per profilassi invece si intendono tutte le procedure mediche il cui scopo è prevenire, piuttosto che curare o trattare, le malattie. L’igiene orale è da considerarsi talvolta profilassi e talvolta cura.

L’uso quotidiano di spazzolino, filo interdendale e degli altri strumenti di igiene orale domiciliare mantiene al minimo la formazione di placca e tartaro, ma spesso non riesce a prevenirla completamente. È infatti parte fondamentale del programma preventivo sottoporsi regolarmente a visite parodontali e a sedute di igiene professionale, con una frequenza consigliata dall’odontoiatra.

L’igiene professionale realizzata con strumenti manuali e ad ultrasuoni, consente di rimuovere placca e tartaro sia sopra che sotto gengiva. Solo con una strategia mirata, basata su tecniche di igiene orale domiciliare e professionale adeguate e personalizzate, è possibile prevenire o controllare efficacemente la malattia parodontale e la carie.

LE MANOVRE DI IGIENE ORALE E PREVENZIONE PROFESSIONALE SONO:

  • Ablazione tartaro: rimozione del tartaro sopra-gengivale (visile).
  • Polishing: lucidatura delle superfici dentarie mediante pasta da profilassi.
  • Levigatura radicolare: rimozione del tartaro sub-gengivale (non visibile) a livello delle tasche parodontali.
  • Fluoroprofilassi.
  • Istruzione alle corrette manovre di igiene orale.
  • Prescrizione di appropriati prodotti e strumenti per aiutare e motivare i pazienti alla risoluzione dei problemi presenti.
  • Sigillatura dei solchi.

IGIENE ORALE: PREVENZIONE O CURA?

I diversi trattamenti di “pulizia professionale” delle arcate dentarie sono spesso intesi dai pazienti come trattamenti esclusivamente preventivi mentre molte volte vengono consigliati come unica cura di diverse patologie parodontali.

I batteri contenuti nella placca e tartaro che si vogliono allontanare per prevenire i problemi parodontali sono gli stessi che devono essere rimossi in corso di gengiviti e parodontiti!

Le sedute di igiene orale professionale devono essere programmate in modo individuale, sicuramente per prevenire, ma a maggior ragione per stabilire un protocollo in grado di contrastare le parodontopatie una volta manifestate.

In conclusione la profilassi, la cura e il mantenimento dei risultati ottenuti passano da una scrupoloso rispetto dei requisiti di una buona igiene orale.

FLUOROPROFILASSI

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ritiene che l’impiego del fluoro rappresenti il metodo più efficace per la prevenzione della carie.

La riduzione della prevalenza di carie tra i bambini e gli adolescenti del mondo industrializzato è avvenuta soprattutto grazie all’effetto della fluoroprofilassi topica (Marinho et Al. 2003) e, nello specifico, dell’ampio uso dei dentifrici fluorati.

L’efficienza protettiva del fluoro, come dimostrato dalla ricerca di laboratorio ed epidemiologica, è legata all’azione topica e post-eruttiva, e cioè dal fatto di essere presente in bocca al momento giusto (l’attacco acido), nel posto giusto (l’interfaccia smalto placca batterica) e nella giusta quantità (Centers for Diseases Control,2001)

LA SOMMINISTRAZIONE DEL FLUORO PUÓ AVVENIRE IN DUE MODI:

FLOUROPROFILASSI TOPICA
La fluoroprofilassi per via topica può essere effettuata a qualunque età ed ha come obiettivo la remineralizzazione dello smalto e l’inibizione della crescita batterica e della produzione di acidi.

Le applicazioni topiche possono essere eseguite da personale adeguatamente addestrato (fluoroprofilassi professionale) nello studio odontoiatrico con prodotti specifici e concentrati al fluoro o personalmente a casa con l’uso dei dentifrici e colluttori.

Particolarmente efficaci sono le applicazioni professionali di gel ad alto contenuto di fluoro eseguite dopo i trattamenti di ablazione del tartaro e lucidatura delle superficie dentali.

FLUOROPROFILASSI SISTEMATICA
Attraverso questa modalità il fluoro somministrato agisce sugli elementi dentari in fase di formazione e può esserne incorporato negli strati più profondi.

La posologia di assunzione del fluoro dovrebbe essere stabilita dopo un’indagine riguardo al contenuto di fluoro delle acque potabili utilizzate per evitare il rischio di fluorosi dentale.

 

La fluorosi è la manifestazione di un’intossicazione cronica da fluoro ed è correlata all’uso di supplementi di fluoro nei primi 6 anni di vita: l’incorporazione di una quantità eccessiva danneggia l’attività delle cellule che producono lo smalto, causando la formazione di un tessuto alterato.

Clinicamente si manifesta con una maggior porosità dello smalto e con alterazioni cromatiche di varia entità (macchia bianca o area marrone maculata).

Per la difficoltà di determinare la quantità di fluoro assunto con la dieta e il conseguente rischio di sovradosaggio si restringe l’indicazione all’utilizzo sistemico e si predilige l’utilizzo topico professionale.